Potremmo definirlo un week-end di totale evasione, oppure un'opportunità di arricchimento fuori dal normale. Il 23 e 24 Maggio, la piccola cittadina di Arvier (AO) è stata invasa da più di duecento tecnici e maestri assaggiatori di salumi appartenenti all'ONAS (Organizzazione Nazionale di Salumi) che hanno partecipato attivamente ad un ricco evento di approfondimento tecnico scientifico sui salumi e l'enogastronomia di questa regione. Arvier è un piccolo comune non molto distante da Aosta che sorge a 780m s.l.m nella valle della Dora Baltea. Le sue piccole strade, i tetti di pietra e la natura incontaminata che si staglia a perdita d'occhio, sono solo alcuni dei caratteri di questa cittadina che segna il passaggio dell'uomo fra queste aspre montagne. Prima di arrivare al cuore dell'evento, il fitto programma organizzato dall'associazione, ha visto i soci impegnati in una visita guidata presso il Salumificio Bertolin di Arnad ovvero uno dei centri principali della produzione del noto Lardo d'Arnad IGP accompagnato da moltissimi altri prodotti tipici di questa regione come lo Boudin (salame di patate), la Motzetta, il Violino di camoscio, lo Teteun (mammella di vacca) e molti altre prelibatezze che caratterizzano questa terra meravigliosa. Ben diversamente si è svolto il pomeriggio, che è stato accompagnato dal tintinnio di bicchieri presso la cantina Coenfer di Arvier dove i partecipanti hanno potuto entrare nel vivo della viticoltura valdostana definita spesso "eroica" a causa delle asperità del territorio, ma che ad oggi vanta vini di enorme prestigio non solo nel nostro paese. Nella magnifica cornice della cantina Coenfer di Arvier, gli assaggiatori sono diventati i veri protagonisti della tipica Veillà valdostana introdotta magnificamente dal Maestro Assaggiatore Vilma Cianci: “Si rompevano le noci per fare l'olio, si tesseva, si cuciva, si costruivano o si riparavano i cesti e gli utensili di legno o, semplicemente, si stava assieme per chiacchierare. Era l’occasione in cui gli uomini decidevano le Corvées, ovvero i turni per pulire gli spazi comunitari: i ruscelli, le fontane, i sentieri, i forni... Era anche il momento in cui i giovani si incontravano e nascevano i primi amori... Si raccontavano storie spaventose o favole ai bambini... si giocava a carte, alla morra... Si consumava anche un piccolo pasto ,che variava a seconda delle stagioni e delle possibilità, del formaggio, un po' di pane e se si era fortunati ad averne della motzetta e come dolce “la fiocca” cioè la panna montata con lo zucchero.” Veillà significa veglia, "stare alzati". Si trattava di un momento di condivisione. Dopo cena, ci si riuniva a turno a casa di un parente o di amici e si trascorreva assieme molto tempo libero dopo il duro lavoro nei campi. Nel corso della serata, oltre ai sublimi vini della cantina Coenfer, sono stati servite alcune delle grandi specialità della Valle d'Aosta rivisitate da uno chef stellato. Fontina DOP, Carbonade, polenta e fiocca, salsiccia fresca, Lardo d'Arnad IGP, Jambon de Bosses DOP, Teteun e altre tipicità del territorio hanno deliziato i palati degli assaggiatori in un'atmosfera ricca di cultura e tradizionalità indimenticabile. Il cuore dell'evento, il convegno, si è svolto nella mattinata seguente con un ricco programma di interventi di esperti del settore. Dopo i saluti del presidente ONAS, Dott.ssa Bianca Piovano, si sono susseguite diverse presentazioni riguardanti l'ambiente, la storia, le produzioni DOP e IGP e la tradizione vitivinicola della Valle d'Aosta. A congresso concluso, una volta deliziato il palato con il ricco buffet di prodotti tipici, partecipanti si sono diretti al Salumificio Jambon de Bosses di Saint Rhémy e Bosses per completare in bellezza la loro formazione analizzando approfonditamente le tecniche di realizzazione di questa eccellenza valdostana, il Jambon de Bosses DOP.
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Marco FurmentiCuoco e Dottore in Scienze Gastronomiche Archives
Aprile 2018
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