Lasciamo riposare il nostro Artusi per questo Natale e diamo spazio a quella che è la cucina di casa mia. Fino ad oggi si è sempre detto piuttosto poco sulla gastronomia friulana che difficilmente è presente nei ricettari tradizionali della nostra penisola, forse per i gusti inconsueti o eccessivamente caratteristici. Quella che vorrei presentarvi oggi è una preparazione tipica dell'inverno friulano che difficilmente manca sulla tavola natalizia: la brovada e il musetto (brovade e muset). Il musetto altro non è che una sorta di "cotechino" molto fresco di colore marroncino tendente al grigio, piuttosto grasso, insaccato esclusivamente in budello naturale che deve il suo nome al fatto che dovrebbe essere prodotto con i resti del suino: orecchie e muso ad esempio. La brovada è qualcosa di particolare, introvabile fuori regione e probabilmente improponibile al di fuori dei nostri confini (esperienza personale). Si tatta di rape dal colletto viola che vengono ridotte in striscioline e fatte macerare nelle vinacce rosse fino ad ottenerne l'acidificazione naturale ad opera anche dei moscerini dell'aceto. Un connubio divino fra l'unto del musetto e l'acido pungente della provada. La preparazione di questo piatto richiede parecchio tempo e cura: la carne solitamente necessita di due ore di bollitura, mentre la brovada anche tre, ma sono in grado di sprigionare sapori e ricordi inconfondibili e indimenticabili. Sono due prodotti molto particolari, difficilmente reperibili fuori stagione. La brovada comincia ad affollare le mensole dei supermarket da metà autunno, mentre per il musetto la questione è sempre più complicata. Esistono infatti dei produttori che non promettono di poter rifornire i rivenditori con il proprio prodotto in determinate scadenze per vari motivi: ricordo un inverno piuttosto caldo, quello di due anni fa, durante il quale il "purcitar" (macellatore di maiali) da cui la mia famiglia si rifornisce non insaccò nemmeno un musetto perchè il suo tipo di lavorazione doveva essere fatto al di sotto di certe temperature! Vi lascio immaginare che il nostro, fu un Natale particolarmente triste, quello... I primi musetti si incominciarono a vedere solo con i primi freddi verso Gennaio. Una tradizione antica quella della brovada e il musetto che stenta ancora dopo secoli a rompere le barriere territoriali, ma che con vigore riesce ad imporsi dentro i confini friulani senza arretrare nemmeno con le nuove mode gastronomiche. Gli amanti della brovada e musetto non sono tristi se questa preparazione non viene apprezzata fuori regione... l'importante è che non venga mai a mancare nei loro piatti. Buon Natale!
0 Commenti
|
Marco FurmentiCuoco e Dottore in Scienze Gastronomiche Archives
Aprile 2018
Categories
Tutto
|