Ben ritrovati alla consueta uscita del secondo giorno di ogni mese. Oggi il tema della nostra rubrica è a pasta fresca. Il Friuli Venezia Giulia è una terra molto ricca di primi piatti, soprattutto minestre e zuppe e paste ripiene ovvero i famosi Cjarsons. Quando però si parla di pasta fresca vera e propria, cominciano le prime difficoltà. Qualche tempo fa, sempre per questa rubrica, presentai la ricetta di questi Cjarsons che avevano come base una pasta fatta di uova, farina, patate, ma è solo una delle tante varianti esistenti nella mia regione. Spesso si trovano delle varianti realizzate con acqua e farina, o farina e uova e via discorrendo, ma sempre di Cjarsons si parla. Per questa singolare uscita, percio', ho cercato una preparazione che si allontanasse da quella appena descritta. Sfogliando a tempo pieno le pagine di cucina e cultura friulana, sono incappato in un formato di pasta autoctono con un condimento che a dir curioso, è dir poco. Si tratta dei Blecs, un formato di pasta tipico friulano realizzato con farine "povere" come il farro, oppure con farine integrali che gli conferiscono il tipico colore bruno più o meno scuro. Una volta impastata la farina con le uova, vengono tagliati a forma di "maltagliati". Il condimento è ben più strano. Alla base abbiamo un vino poco conosciuto anche in regione per i non addetti ai lavori: la Tazzelenghe. Il Tazzelenghe è un vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia che da il nome all'omonimo vino. La traduzione letterale significa "taglialingue" perchè il vino che deriva da questo vitigno presenta una spiccata acidità accompagnato da un tannino importante che conferisce la tipica astringenza. Quando pensavo di avere una buona idea della cucina della mia regione, ecco che spunta questa ricetta del tutto nuova e del tutto curiosa. L'ho letta una volta, poi due, poi tre... e non mi ha mai convinto del tutto! Infine ho pensato che fino a quando non l'avrei servita in un piatto, non avrei mai potuto esprimere un commento... e cosi' è stato! Devo ammettere che è stata una sorpresa inaspettata. La salsa che si ottiene è ricca, leggermente grassa, con una certa astringenza. Il tutto conferisce una strepitosa rusticità al piatto, che trasuda tradizione e sembra lontano anni luce da tutti i sapori che conosciamo... Provare per credere. Ingredienti per 4 persone
Ma vediamo cosa combinano le altre regioni italiane!
Piemonte: Agnolotti piemontesi conditi con la (il?) barbera http://j.mp/agnolotti-barbera Trentino-Alto Adige: Frittatensuppe http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/09/frittatensuppe…ra-di-frittata.html Friuli-Venezia Giulia: Blecs con Tazzelenghe http://ilpiccoloartusi.weebly.com/litalia-nel-piatto/blecs-integrali-con-tazzelenghe-per-litalia-nel-piatto Lombardia: Tortelli di zucca mantovani http://www.kucinadikiara.it/2015/10/tortelli-di-zucca-mantovani.html Veneto: Bigoli con ragù d'anatra http://ely-tenerezze.blogspot.com/2015/09/bigoli-con-ragu-danatra-per-litalia-nel.html Emilia Romagna: Maccheroni alla bobbiese http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/10/maccheroni-alla-bobbiese-per-litalia.html Liguria: Tagliolini alle borragini con crema di ricotta http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/10/litalia-nel-piatto-pasta-fresca.html Toscana: Tortelli maremmani http://acquacottaf.blogspot.com/2015/10/tortelli-maremmani.html Marche: Le pincinelle marchigiane per l'Italia nel piatto http://www.lagreg.it/2015/09/29/le-pincinelle-marchigiane/ Umbria: Tagliolini con battuto http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/10/tagliolini-col-battuto.html Abruzzo:Maccheroni alla chitarra http://ilmondodibetty.it/maccheroni-alla-chitarra/ Lazio: Gli strigliozzi http://beufalamode.blogspot.com/2015/10/gli-strigliozzi-di-colle-di-tora.html Basilicata: Fusilli lucani - maccheroni filati al ferretto http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/09/29/fusilli-lucani-maccheroni-filati-al-ferretto/ Puglia: Orecchiette con purè di fave e cipolla rossa di acquaviva http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/10/cucina-pugliese-orecchiette-con-pure-di.html Calabria: Struncatura cà muddhica e alici salati http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/09/struncatura-ca-muddhica-e-alici-salati.html Sicilia: Ravioli di ricotta http://www.burroevaniglia.it/2015/09/ravioli-di-ricotta-per-litalia-nel.html
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Gnocchi di rape rosse, fonduta di latteria fresco, San Daniele croccante per l'Italia nel piatto.16/9/2015 Bentornati per il nostro appuntamento del 16 Settembre per una nuova ricetta de L'Italia nel Piatto. Per questa uscita il tema che vi presentiamo è "erbe aromatiche e profumi di fine estate". Per questo evento ho deciso di utilizzare un ortaggio che possiamo trovare tutta l'estate, ma che in autunno comincia già a scomparire ovvero la Rapa rossa. Questa meravigliosa figlia della terra si presta perfettamente a molte preparazioni dai primi piatti, ai contorni e anche ai ripieni per alcuni secondi. In questo caso, ho voluto utilizzare la rapa rossa come base per ottenere un gustoso primo piatto che si sposa perfettamente per le prime serate fresche da passare in maglioncino e pantaloni lunghi di fine estate. Qui in Friuli non aspettiamo altro che le prime giornate che ricordano l'autunno colorato per gustarci qualche ricetta più corposa. Andiamo a vedere come preparare questo primo piatto colorato. Ingredienti
Cuocere le rape rosse in acqua partendo dall'acqua fredda e portandola ad ebollizione. Sbucciarle e schiacciarle. Condire con sale, pepe e noce moscata. Aggiungere l'uovo e la farina fino ad ottenere un impasto colloso che si riesca a modellare con un cucchiaio da minestra. Scaldare la panna senza farla bollire e successivamente aggiungere il formaggio latteria a piccoli cubetti mescolando, in modo da far sciogliere il tutto senza farlo filare. A parte tagliare a striscioline il Prosciutto di San Daniele e farlo saltare velocemente in una padella antiaderente per renderlo croccante. Portare a bollore dell'acqua salata in una pentola capiente. Creare delle piccole sferette con l'impasto di rapa e lasciarli cadere nell'acqua bollente lasciata sul fuoco al minimo. Se vedete che gli gnocchi non tengono bene la cottura, aggiungere altra farina. Continuare in questo modo scolando di volta in volta gli gnocchi. Una volta cotti, condire con qualche cucchiaio di fonduta e cospargere con dei pezzi di San Daniele. Ma vediamo cosa hanno preparato le altre regioni!
Piemonte: Timballo di verdure grigliate al profumo di menta di Pancalieri http://j.mp/timballo-verdure-grigliate Friuli-Venezia Giulia: Gnocchi di rape rosse http://ilpiccoloartusi.weebly.com/litalia-nel-piatto/gnocchi-di-rape-rosse-fonduta-di-latteria-fresco-san-daniele-croccante-per-litalia-nel-piatto. Lombardia: Frittata di erbe fini di Gualtiero Marchesi http://www.kucinadikiara.it/2015/09/frittata-alle-erbe-fini-di-gualtiero.html Emilia Romagna:Liquore al basilico http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/09/liquore-al-basilico-per-litalia-nel.html Liguria: torta di zucchine al profumo di maggiorana http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/09/litalia-nel-piatto-erbe-aromatiche-e.html Toscana: Acciughe sotto pesto http://acquacottaf.blogspot.com/2015/09/acciughe-sotto-pesto.html Umbria: Bocconcini di maiale al serpollo http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/09/bocconcini-di-maiale-al-serpollo.html Puglia: Focaccia con patate e rosmarino http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/09/cucina-pugliesefocaccia-con-patate-e.html Calabria: L'origano selvatico calabrese http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/09/lorigano-selvatico-calabrese-proprieta.html Sardegna: Su Pistu..." Fregau " http://blog.alice.tv/dolci-tentazioni-d-autore/2015/09/15/su-pistu-fregau/ Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/ Buongiorno a tutti e ben ritrovati alla nostra consueta rubrica dedicata alla gastronomia italiana de L'Italia nel piatto dopo la pausa estiva. Per l'uscita del 2 settembre, abbiamo deciso di dare spazio a sughi, conserve, salse, marmellate e chi più ne ha più ne metta. Già in precedenza, mi è capitato di scrivere qualche riga su una particolare varietà autoctona di mele in Friuli Venezia Giulia e credo che questo percorso non poteva che chiudersi al meglio presentando una confettura di mele tipica della nostra zona, La melicoltura friulana è ben documentata già in epoca romana e anche la realizzazione della confettura è famosa in gran parte della regione. Personalmente credo che questa tipologia di conserva, non sia del tutto apprezzata nel nostro paese in quanto vengono preferite quelle a base di pesca, albicocca, frutti di bosco e fragola, ma devo ammettere che la mela consumata in questa versione abbia un sapore del tutto rustico, che sa di antico. Nell'immenso universo che orbita attorno a questo frutto, dalla varietà fresca, al succo, al sidro e alle trasformazioni dolciarie, probabilmente la confettura è uno dei prodotti meno conosciuti e maggiore difficoltà nella reperibilità sul mercato. Consiglio vivamente di provare questa conserva soprattutto per la prima colazione. Andiamo a cominciare! Ingredienti 2kg di mele 1,200g di zucchero bianco 350g di zuccheri di canna Per prima cosa bisogna sterilizzare i barattoli per il confezionamento. Rivestire una pentola capiente con un canovaccio e disporre ordinatamente i barattoli assieme ai coperchi. Riempire di acqua fino all'orlo e far bollire per almeno 25 minuti. Intanto prepariamo la confettura:
Ma vediamo cosa succede nelle altre cucine italiane Valle d'Aosta:
Piemonte: Salsa rubra http://j.mp/salsa-rubra Trentino-Alto Adige: Confettura di susina di Dro D.O.P http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/08/confettura-di-…a-di-dro-d-o-p.html Friuli-Venezia Giulia: Confettura di mele http://ilpiccoloartusi.weebly.com/litalia-nel-piatto/confettura-di-mele-per-litalia-nel-piatto Lombardia: La peverada http://www.kucinadikiara.it/2015/09/la-peverada.html Veneto: Liquore al maraschino http://ely-tenerezze.blogspot.com/2015/09/liquore-al-maraschino-per-litalia-nel.html Emilia Romagna: Scalogni sott'olio http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/09/scalogni-sottolio-per-litalia-nel-piatto.html Liguria: Trofie con calamaretti e bottarga su crema di cavolfiore http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/09/litalia-nel-piatto-salse-condimenti.html Toscana: Fichi canditi alla contadina http://acquacottaf.blogspot.com/2015/09/fichi-canditi-alla-contadina.html Umbria: Verdure in agrodolce http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/09/verdure-in-agrodolce.html Abruzzo: Confettura di Pesche http://ilmondodibetty.it/confettura-di-…lia-nel-piatto/ Lazio: Fichi sciroppati con nocciole Basilicata: Aglio, olio e polvere di peperone crusco http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/09/01/aglio-e-olio-alla-lucana-mai-senza-polvere-di-peperone-crusco/ Puglia: Pomodori secchi sott'olio http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/09/cucina-pugliese-pomodori-secchi-sottolio.html Calabria: " Provviste " con pomodori secchi http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/09/provviste-con-pomodori-secchi- per l'Italia nel piatto.html Sicilia: Pesto pantesco http://www.burroevaniglia.it/2015/09/pesto-pantesco.html Sardegna: Composta di susine, cipolla rossa, mirto nero e aceto balsamico http://blog.alice.tv/dolci-tentazioni-d-autore/2015/08/31/composta-di-susine-cipolle-rosse-mirto-nero-e-balsamico/ Il nostro blog http://litalianelpiatto.blogspot.it/ Ben ritrovati, come sempre puntuali per la prima uscita di Luglio de L'Italia nel Piatto a tema "Rustici". Dopo lunghissime ricerche, non sono stato in grado di ritrovare nella mia splendida regione un rustico caratterizzante. Per questo motivo ho scelto di presentarvi questa particolare preparazione. Si tratta della Sassaka (o Zassaka) una tipica ricetta della zona montagnosa del Friuli Venezia Giulia. Viene confezionata a partire dal lardo di maiale al quale viene aggiunta della pancetta affumicata, del rosmarino, della salvia e della cipolla cruda. Naturalmente esistono delle varianti in base alla zona nella quale viene prodotta ad esempio l'aggiunta di sale, pepe, spezie varie, aglio, vino e petto d'oca affumicato. Sono il primo ad ammettere che questa ricetta non sia propriamente estiva, ma nulla vieta di gustarsi una buona fetta di pane e Sassaka in una fresca serata in alta montagna. Per chi volesse poi sperimentare altri modi di utilizzarla, sappiate che la Sassaka si puo' spalmare sul pane caldo, ma si puo' usare anche come insaporitore per i soffritti e come sostituto della materia grassa in panificazione. In questo caso, ho voluto presentarvela nella versione classica, cioè spalmata su un tipico pane di montagna a base di farina di segale. Un ultimo consiglio? Non servitela in una serata romantica con il vostro partner se non volete rovinare l'atmosfera. Ingredienti x 3-4 persone Per il pane: 300g di farina di segale, 100g di farina 0, 12g di sale, mezzo cubetto di lievito di birra, 20g di burro, acqua tiepida q.b. Per la Sassaka: 1oog di lardo, 100g di pancetta affumicata, mezzo rametto di rosmarino, due foglie di salvia, 1og di cipolla gialla. Procedimento
VEDIAMO COSA STANNO PREPARANDO LE ALTRE CUCINE ITALIANE
Piemonte: La tartrà http://j.mp/tartra Trentino-Alto Adige: El Flam http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/06/el-flam.html Lombardia: Torta di melanzane e strachì tund http://www.kucinadikiara.it/2015/07/torta-di-melanzane-e-strachi-tund.html Emilia Romagna: Le crescentine http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/07/le-crescentine-per-litalia-nel-piatto.html Liguria: Torta de Carlevà http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/07/litalia-nel-piatto-i-rustici-salati.html Toscana: Porrea, torta di porri dei monaci di S. Lorenzo in Firenze http://acquacottaf.blogspot.com/2015/07/porrea-torta-di-porri-dei-monaci-di-s.html Umbria: Crostata del pastore http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/07/crostata-del-pastore.html Abruzzo:Torta Rustica Abruzzese http://ilmondodibetty.it/torta-rustica-abruzzese/ Molise: Torta al formaggio molisana http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/07/torta-al-formaggio-molisana-per-litalia.html Lazio: Pizza coi frizzoli http://beufalamode.blogspot.com/2015/07/pizza-coi-frizzoli-con-sorpresa-per.html Basilicata: Pizza rustica http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/07/29/pizza-rustica-comoda-pratica-e-golosa/ Puglia: Pitta di patate salentina http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/07/cucina-pugliese-pitta-di-patate.html Calabria:Fraguni 'e ricotta http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/07/fraguni-e-ricotta.html Il nostro blog http://litalianelpiatto.blogspot.it/ Bentornati alla nostra consueta rubrica del 16 di ogni mese. Visto che il caldo comincia a farsi sentire, abbiamo deciso di parlare di piatti a base di pesce oppure di feste e sagre dedicate agli animali acquatici che i nostri mari ci offrono. Già una volta mi è stato chiesto di parlare del pescato del Friuli Venezia Giulia e, come l'ultima volta, sono entrato leggermente in crisi su come affrontare l'argomento. Sfortunatamente, ho dovuto riscontrare che le tradizioni della costiera adriatica, possiedono molti tratti comuni e naturalmente anche le materie prime si assomigliano: non potrebbe essere diversamente! Quale prodotto sfruttare allora per caratterizzare una regione come il Friuli? Un colpo di genio! Se è vero che le dolci colline di friulane sono in grado di dare origine al Re di San Daniele ovvero il Prosciutto di San Daniele DOP, i fiumi e i torrenti che bagnano lo stesso terreno permettono la crescita della Regina di San Daniele: la trota affumicata per eccellenza. Nata probabilmente dalla tradizione della Carnia di affumicare i prodotti per aumentarne la conservabilità, oggi la trota rappresenta una delle eccellenze del patrimonio ittico del Friuli Venezia Giulia. Dalle carni morbide e delicate, la trota viene lavorata soprattutto nella zona di San Daniele con tecniche di affumicatura a freddo per ottenere la Regina e a caldo per la Fil di fumo. Per entrambe le produzioni vengono utilizzati legni non resinosi insieme a spezie e bacche aromatiche. Cosi trattata, la trota rientra a pieno titolo nel paniere delle preparazioni affumicate del Friuli Venezia Giulia che comprendono anche salumi di suino e oca, ricotta e molto altro. A mio parere non esiste un unico utilizzo di questa fantastica materia prima. Un filo d'olio d'oliva si sposa perfettamente con un crostino di pane leggermente abbrustolito e una fetta di Regina, ma nulla vieta di proporla in una succulenta pasta fresca da servire in un pranzo estivo. Come sempre ci vuole un po' di fantasia. Personalmente, per conferire importanza a questo prodotto, ho cercato di interpretarlo come se fosse un piatto di sushi e sashimi: non credo abbia nulla da invidiare al pesce crudo più fresco! Tre sono le varianti con cui viene presentato questo prodotto: al naturale con olio e menta, con ripieno di formaggio e agrumi e in un sandwich fresco e sfizioso. Ingredienti
Procedimento
Cosa proporranno questa volta e altre cucine italiane?
Friuli-Venezia Giulia: Tris di Regina di San Daniele http://ilpiccoloartusi.weebly.com/litalia-nel-piatto/tris-di-regina-di-san-daniele-per-litalia-nel-piatto Lombardia: Trota saporita alla gardesana http://www.kucinadikiara.it/2015/06/trota-saporita-alla-gardesana-per.html Veneto: Spaghetti con acciughe e barba di frate http://ely-tenerezze.blogspot.com/2015/06/spaghetti-con-acciughe-e-barba-di-frate.html Valle d'Aosta: Il pesce di montagna http://www.atuttopepe.ifood.it/2015/06/valle-daosta-n…ce-in-montagna.html Piemonte: Trota in carpione http://j.mp/trota-in-carpione Liguria: La sagra dello stoccafisso e il cappuccino di stocco http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/06/litalia-nel-piatto-la-sagra-dello.html Emilia Romagna: La sagra del pesce a Gorino di Goro http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/06/sagra-del-pesce-gorino-di-goro-per.html Toscana: Spaghetti con le vongole (alla livornese) http://acquacottaf.blogspot.com/2015/06/spaghetti-con-le-vongole-alla-livornese.html Abruzzo:Spaghetti alla chitarra con vongole veraci e ceci http://ilmondodibetty.it/spaghetti-alla…-veraci-e-ceci Molise: La scapece molisana http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/06/scapece-molisana-i-misteri-di.html Umbria: Trota al tartufo- http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/06/trota-al-tartufo.html Puglia: Polpo con le patate al forno - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/06/cucina-pugliese-polpo-con-le-patate-al.html Calabria:Quadaru 'i pisci - http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/06/quadaru-i-pisci.html Sicilia: Turbante di pesce bandiera - http://www.burroevaniglia.it/2015/06/turbante-di-pesce-bandiera.html Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/ Bentornati alla consueta rubrica de l'Italia nel piatto con un tema molto particolare: piatti patriottici! Una sfida ardua quella di collegare un piatto alla commemorazione del 2 Giugno. Le mie ricerche purtroppo non mi hanno condotto verso una particolare preparazione collegata ad un evento storico della mia regione, quindi, in questo caso, sono stato costretto ad improvvisare. Se non possiamo dare un significato "patriottico" ad un piatto, allora diamogli i colori! E così è stato fatto. Ho preso uno dei simboli della gastronomia friulana, ovvero la carne d'oca, e i colori della nostra magnifica bandiera reinterpretati attraverso l'abbinamento di salse tipiche locali per creare "un'oca tricolore". Vediamo ora come realizzare questo piatto stuzzicante. Ingredienti:
Procedimento
Ma vediamo cosa stanno preparando le altre regioni italiane Trentino-Alto Adige: Canederli al pomodoro
http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/06/canederli-al-pomodoro.html Lombardia: Risotto tricolore http://www.kucinadikiara.it/2015/06/risotto-tricolore-per-litalia-nel-piatto.html Piemonte: Bicerin http://j.mp/bicerin-italia-nel-piatto Liguria: garibaldin mainà http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/06/litalia-nel-piatto-piatti-patriottici.html Emilia Romagna: Garganelli tricolori per L'Italia nel piatto http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/06/garganelli-tricolori-per-litalia-nel.html Lazio: Ponce http://beufalamode.blogspot.com/2015/06/ponce-alla-romana-per-litalia-nel-piatto.html Toscana: Panzanella http://acquacottaf.blogspot.com/2015/06/panzanella.html Abruzzo:Spaghetti Tricolore http://ilmondodibetty.it/spaghetti-tricolore/ Molise: Scamorza alla pizzaiola http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/06/scamorza-alla-pizzaiola-alla-molisana.html Umbria: Gnocchi verdi con spinaci e ricotta: http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/05/gnocchi-verdi-con-spinaci-e-ricotta.html Basilicata: Bucatini alla maratiota: http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/06/01/bucatini-alla-maratiota-crudaiola-tutta-lucana/ Campania: Caprese http://www.isaporidelmediterraneo.it/2015/06/caprese-con-fior-di-latte.html Puglia: A Bandir (La Bandiera) http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/06/cucina-pugliese-bandir-la-bandiera.html Calabria:Pastasciutta del brigante http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/05/pastasciutta-del-brigante.html Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/ Dopo l'assenza della scorsa uscita, ripartiamo in quarta con il secondo l'appuntamento di maggio a tema frutta e verdura. Anche questa volta, mettiamo da parte le ricette per presentare un prodotto poco conosciuto anche agli addetti ai lavori. Dopo un lungo periodo di ricerche, nella speranza di trovare qualcosa di interessante, mi sono imbattuto su un prodotto che non conoscevo. Si tratta della Mela Zeuka o Seuka. Si tratta probabilmente di una delle poche mele autoctone del Friuli Venezia Giulia, ma è una delle più diffuse, anche se negli ultimi tempi è stata parzialmente sostituita con cultivar più produttive. Il suo nome, Zeuka o Seuka, sembra derivi dalla parola Seuza, frazione del comune di San Leonardo che si trova nelle Valli del Natisone, ovvero dove questa mela viene prodotta. Questa cultivar di mela, rappresenta un caposaldo della frutticultura friulana che sembra porre le sue basi addirittura in epoca romana. Secondo diversi studi, pare che il melo si sia diffuso sul territorio friulano nel periodo fra il Paleolitico e Neolitico (9000 anni a.C.) e che la sua coltivazione si sia sviluppata circa 2000 anni fa. Furono gli stessi romani a capire le potenzialità di questo territorio per la coltivazione di questo prodotto che si sviluppo' a tal punto da rendere la mela uno degli emblemi di questa terra. Sfogliando un qualsiasi libro di gastronomia friulana, infatti, possiamo accorgerci come questo ingrediente venga utilizzato come base per molti dolci e preparazioni salate. Agli inizi del XX secolo, questa cultivar raggiungeva una produzione di circa 2 mila tonnellate e ancora oggi viene prodotta con metodi tradizionali sfruttando delle piante sparse allevate in forma libera senza uso di antiparassitari. Secondo alcuni storici, Maestro Martino da Como ha posto le basi della cucina tradizionale friulana, essendo stato il cuoco personale del Patriarca d'Aquileia, infatti nel suo ricettario è possibile ritrovare una delle prime testimonianze del Frico (Cacio in patellecte). A lui sono attribuite numerose ricette a base di mela che ancora oggi sono molto diffuse in Friuli come le famose frittelle di mele (frittelle de poma). La Zeuka si presenta di medie dimensioni di colorazione verde con sfumature dal rosso chiaro al rosso scuro. La polpa si rivela di colore tendente al bianco con una buona succosità e un buon aroma. Si tratta di un prodotto ottimo per le preparazioni gastronomiche soprattutto regionali. Oggi questa cultivar viene prodotta soprattutto nelle Valli del Natisone (UD) e nelle zone di Castelnuovo del Friuli (PN). Ad oggi, la Zeuka rappresenta uno di quei prodotti protagonisti della bio-diversità territoriale. Non è solo una produzione tipica delle terre friulane, ma insieme agli altri prodotti molto lontani dalle grandi produzioni industriali è il simbolo della vastità di frutti e ortaggi che il nostro stivale è in grado di produrre. Dobbiamo ricordarci che sono le piccole produzioni che rendono grande e variegato il nostro territorio e con questo pensiero in mente è necessario sfruttarle al meglio. Evitare quotidianamente la ricerca del solito prodotto consigliato dalla pubblicità, cercando di avvicinarci e sperimentare anche ciò che ci è sconosciuto. Questo è il segreto che permette la sopravvivenza di prodotti come la Zeuka e di migliaia di altri alimenti che sono costantemente a rischio di estinzione dai nostri mercati perchè considerati non compatibili con i sistemi produttivi, non redditizi o semplicemente sono rappresentano l'ideale di "alimento da supermercato" al quale siamo troppo legati. Ma vediamo cosa succede negli altri blog dell'Italia nel piatto
Piemonte: Baci di dama http://alterkitchen.it/2015/05/16/baci-di-dama-per-l-italia-nel-piatto/ Veneto: Quice di bietole alla veneziana e pomodorini http://ely-tenerezze.blogspot.com/2015/05/quiche-con-bietole-alla-veneziana-e.html Lombardia: Mela della Valtellina e Pera di Mantova IGP http://www.kucinadikiara.it/2015/05/frutta-e-verdura-igp-per-litalia-nel.html Liguria: insalata di polpo, carciofi e bottarga http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/05/litalia-nel-piatto-frutta-e-verdura.html Emilia Romagna: Claufoutis al cioccolato con pere dell'Emilia Romagna IGP http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/05/clafoutis-al-cioccolato-e-pere.html Toscana: La cipolla di Certaldo nell'insalata di tonno e fagioli http://acquacottaf.blogspot.com/2015/05/la-cipolla-di-certaldo-nellinsalata-di.html Umbria: Gnocchi di patate rosse di Colfiorito IGP alle erbe campagnole dell'Umbria http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/05/gnocchi-di-patate-rosse-di-colfiorito-igp-alle-erbe-campagnole-dellumbria.html Abruzzo:La Carota del Fucino IGP http://ilmondodibetty.it/la-carota-del-fucino-igp/ Molise: La Limoncella del Molise - Limoncelle al forno http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/05/la-limoncella-del-molise-per-litalia.html Campania: Carciofi Sott'olio http://www.isaporidelmediterraneo.it/2015/05/carciofi-sottolio.html Basilicata: Torta di fragole Candonga http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/05/13/torta-di-fragole-e-limone-senza-burro-e-senza-latte/ Calabria:Cipolle di Tropea IGP in agrodolce http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/05/cipolle-rosse-di-tropea-igp-in-agrodolce.html Sicilia: La carota novella di Ispica IGP http://www.burroevaniglia.it/2015/05/la-carota-novella-di-ispica-igp-per.html Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/ Ben ritrovati per la seconda uscita di Aprile de L’Italia nel piatto. Il tema di oggi è “prodotti e ricette di primavera”. Ormai sono tante le uscite che ho dedicato alle ricette della mia regione, quindi penso sia ora di fare un po’ di divulgazione sui prodotti tipici dell’enogastronomia friulana. Oggi parleremo dell’Asparago bianco del Friuli Venezia Giulia. Quando si parla di asparago, si sottintende di solito la specie Asparagus officinalis le cui parti eduli sono i turioni ovvero i germogli dei fusti che noi tanto amiamo bolliti o cotti al vapore accompagnati dalle immancabili uova. Se non venissero raccolti a questo punto, tenderebbero a lignificare come un vero e proprio fusto e a raggiungere dimensioni anche superiore al metro di altezza. Forse l’asparago è una di quei pochi vegetali consumati che ha un’origine Mediterranea e che deriva direttamente dall’asparago selvatico che si può trovare sui terreni sabbiosi, nei boschi, lungo i fiumi e vicino al mare. Sembrerebbe che il popolo egiziano ne facesse uso e successivamente fu di un prodotto comune anche presso i greci e i romani. Lo stesso Catone ne illustrò le tecniche di coltivazione (in realtà molto simili alle nostre). Dopo una breve scomparsa in epoca medioevale, riapparve intorno al XV secolo quando cominciarono anche le attività di selezione che permisero di passare da forme molto simili all'asparago selvatico a forme molto più simili a quello coltivato oggi con turioni grossi e carnosi. Nel nostro paese, le varietà più famose prendono il nome dal luogo dove vengono coltivati maggiormente come l’asparago di Bassano del Grappa, quello di Cilavegna, di Altedo e naturalmente l’imponente Asparago bianco di Tavagnacco o Asparago bianco del Friuli Venezia Giulia. Fin dalla fine dell’Ottocento, questo ortaggio ha trovato un terreno fertile nelle zone pedecollinari di Udine e già a metà del XIX secolo abbiamo delle testimonianze sui bollettini agricoli sull’asparago di Tricesimo (UD). Nel 1866, alla firma del Trattato di Cormòns (GO), fu sottoscritto un elenco di prodotti agroalimentari di qualità tra i quali spicca l’Asparago bianco di Sant’Andrea di Gorizia (GO). La stessa Maria Teresa d’Austria era a conoscenza della bontà degli asparagi a tal punto che ne favorì il commercio fino alle porte di Vienna. L’asparago diventò così importante per il nostro territorio che nel 1935, Zolio Zanussi, istituì la Festa degli asparagi che si svolge ancora oggi. Una piccola curiosità risale al 1949 quando il maestro Luigi Garzoni scrisse una villotta intitolata “Villotta dai sparcs” (villotta degli asparagi). In tempi più recenti, viene istituita la Strada degli asparagi che attraversa tutti i principali centri della coltivazione dell’asparago e parte dal mare per arrivare fino a Tricesimo passando naturalmente per Tavagnacco. Nel 2004 nasce l’Associzione per la valorizzazione dell’Asparago Bianco del Friuli Venezia Giulia che raccoglie 20 imprese. Queste realtà stanno lavorando duramente per ottenere il riconoscimento europeo della DOP. L’Asparago Bianco del Friuli Venezia Giulia si presenta di colore bianco per la mancanza di clorofilla con un dimetro che può raggiungere anche i 2cm. È ottimo cotto al vapore e accompagnato con uova sode, pancetta croccante oppure in un buon risotto. Vediamo ora cosa presenteranno le altre regioni in questa uscita primaverile Valle d'Aosta: Risotto al burro e fiori di rosmarino Liguria: l'asparago violetto d'Albenga e una ricetta con le uova Emilia Romagna: Gli agretti con le uova Toscana: Garmugia Umbria: Umbricelli con sugo di asparagi selvatici Abruzzo: Il Carciofo di Cupello Molise: Piselli casce e ova Lazio: Carciofi alla romana Puglia: Piselli e carciofi ripieni Calabria: Hfavi e buhjularu Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/ Ben ritrovati per l'uscita del 2 di Aprile a tema "piatti pasquali". Per questo evento, ho voglia di presentarvi un dolce molto particolare soprattutto per la storia che possiede più che per la ricetta in sè. "Bona Pasqua, bona pinza" è un augurio che si scambiano molti triestini ancora oggi. La pinza rappresenta un di quei dolci tipici del Friuli Venezia Giulia che purtroppo oggi si trovano con difficoltà soprattutto nella grande distribuzione. Tipico di trieste, presenta alcune varianti che si possono ritrovare anche nella bassa friulana con nomi simili come pince o pinze. La sua forma caratteristica, piuttosto tozza e rotonda, sembra rappresenti la spugna con la quale venne dissetato il Cristo in croce. Nella tradizione, veniva preparata dalle massaie lavorando a partire dall'alba tanto era lungo il procedimento. Una volta che l'impasto era pronto, veniva cotto nel forno di fiducia e fatto benedire in chiesa il Venerdì Santo. Da quel tempo non è cambiato molto: ancora oggi, chi volesse cimentarsi nella preparazione di questo dolce pasquale, deve prevedere fra gli ingredienti il TEMPO. Non bisogna avere fretta, si tratta di un dolce che necessita di molto riposo affinchè lieviti nel modo corretto. Provare per credere! Se vogliamo dirla tutta, al gusto può apparire molto simile ad una colomba, ma a parer mio ha qualcosa in più! Ingredienti per 2 pinze
Ma vediamo cosa combinano le altre regioni! Valle d'Aosta: Frittata di patate e ortiche Trentino-Alto Adige: Fiadoni Trentini Lombardia: La colomba pasquale Liguria: tagliolini al sugo di carciofi Emilia Romagna: Pagnotta Pasquale di Sarsina Toscana: Coniglio pasqualino (o in carciofaia) Marche: I piconi marchigiani Umbria: Frittata Pasquale Abruzzo: Cuori,Pupe e Cavalli di Pasqua Molise: La Pia: zuppa di grano alla molisana Lazio: Vignarola Campania: Minestra Maritata di Pasqua Puglia: Taradde ch-u scelèppe Basilicata: Pane di Pasqua salato Calabria: Riganella Sicilia: Le colombine Il nostro blog ufficiale Eccoci di ritorno con la nuova uscita del 16 Marzo dedicata ai dolci da credenza! Cos'è un dolce da credenza? Forse non è così semplice da spiegare. Si tratta di un dolce, solitamente una classica torta, che può essere conservata tranquillamente anche fuori dal frigorifero perchè non contiene ingredienti che vanno in contro a un veloce deperimento organolettico se lasciati a temperatura ambiente. Per capirci meglio, pensate alla classica torta della nonna, un po' rustica, fatta solo con farina, uova, zucchero, burro e magari delle mele all'interno: questa è una classica torta da credenza. Se parliamo di questa tipologia di dolci, credo che l'Italia non abbia rivali al mondo. Nulla da togliere alla grande pasticceria offerta dall'alta ristorazione o dai laboratori professionali, ma alla vista di una buona torta di mele o una crostata nessuno si tira indietro. La nostra pasticceria, nasce proprio da queste preparazioni: un po' di farina, qualche uova, del grasso avanzato, poco zucchero (perchè costa!), del miele, della frutta secca e così via. Una passata in forno ed otteniamo un dolce saporito, ma non stucchevole che verrà coperto con uno straccio pulito e conservato in cucina fino a quando non sarà finito. Il Friuli, come molte altre regioni, non è sicuramente famoso per i suoi dolci rinomati, ma in quanto a pasticceria povera tradizionale non è seconda a nessuno. Ci sono dei tratti comuni in gran parte delle ricette, come la frutta secca, poco zucchero, la frittura nello strutto, un impasto tipo pane come base, le mele e a volte il formaggio. Oggi pero' cerchero' di stupirvi con una preparazione non molto diffusa, probabilmente perchè è difficile da apprezzare e soprattutto da considerare come vero e proprio dolce. Sto parlando della CROSTATA DI ZUCCA. Questa ricetta, purtroppo è molto difficile da reperire anche in Friuli, ma a mio modesto parere è una di quelle preparazioni che ci devono far riflettere. L'utilizzo di un ortaggio all'interno di un dolce puo' avere diversi significati. Ad esempio la mancanza di altri ingredienti per la realizzazione di un dolce (come la frutta) oppure l'abbondanza di un altro, come la zucca, che piuttosto di gettarla via, veniva riutilizzata sotto altro aspetto. Sta di fatto, che se avete voglia di un dolce "poco dolce", più genuino e soprattutto curioso, non vi resta che provarlo! Ingredienti
Procedimento
La dose basta per due piccole crostate da 20 cm circa. Ma adesso vediamo cosa succede nelle altre cucine italiane ! Trentino-Alto Adige: Torta Rosengarten Lombardia: La Torta Bertuldina Veneto: Focaccia veneta Liguria: torta d'amandoe e cacavou Emilia Romagna: La pinza Lazio: Maritozzi quaresimali Toscana: Berlingozzo fiorentino e pratese Abruzzo: Le Pizzelle Molise: Torta alla marmellata alla molisana Umbria: Torta al limone Basilicata: Pane semidolce - il puccillato di Castelluccio Campania: Torta Caprese Puglia: Torta Pasticciotto Calabria:Torta campagnola Sicilia: Le cassatedde ragusane Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/ |
Marco
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