Per questa nuova rubrica de L'Italia nel piatto, ci tufferemo a capofitto nella tradizione più pura del Friuli Venezia Giulia. Per l'uscita del 2 febbraio il tema è "suino o salumi tipici". In questo caso e in questo specifico mese non potevamo non dedicare una ricetta a questo splendido animale. Il Friuli è uno di quei grandi poli italiani dove la tradizione della norcineria ha creato col tempo una serie di prodotti inimitabili ed apprezzati anche all'estero. Basti pensare che questa magnifica regione ha dato i natali a due dei più importanti prodotti della nostra penisola quali il Prosciutto San Daniele DOP e il Prosciutto di Sauris IGP. Oggi, però, non parleremo di prosciutto, bensì di salame. Un prodotto che in regione viene trattato alla pari di un tesoro inestimabile della nostra tradizione a tal punto che anche i grandi supermercati tendono ad approvvigionarsi dai piccoli produttori piuttosto che da grandi aziende. Il salame, è una tradizione che richiede esperienza sia per confezionarlo, sia per servirlo, sia per gustarlo. Ogni sua variante possiede specifiche procedure per apprezzarlo al meglio.
Non si tratta di un piatto con una storia ben precisa, ma quando viene presentato in tavola, rievoca nella memoria dei parenti più anziani, ricordi non proprio piacevoli, legati alla fame, alla guerra e al lavoro contadino. Qualcuno lo definisce un "lusso per la festa": in effetti, anche coloro che possedevano un maiale, non erano soliti goderne dei frutti in quanto si puntava sostanzialmente sulla vendita. Coloro che potevano permettersi di avere un salame fra le mani, spesso lo utilizzavano per realizzare ricette come questa, magari accompagnata da una buona fetta di polenta. Una ricetta, quella del salame nell'aceto, che difficilmente esce dai confini della nostra regione, ma che in realtà possiede dei caratteri mittel-europei. La cottura in aceto infatti, può confondere gli appassionati della cucina italiana, orientandoli su differenti territori. Ingredienti per 4 persone
Procedimento
Veneto: salame ai ferri con raperonzoli http://www.ilfiordicappero.com/2017... Emilia Romagna: Cotechino in galera http://zibaldoneculinario.blogspot.com/... Liguria: kizoa (focaccia con la salsiccia) http://arbanelladibasilico.blogspot.com/... Toscana: http://acquacottaf.blogspot.com/2017/02/il-buristo.html Lazio: Bucatini all’amatriciana Umbria: Guanciale alla salvia e aceto http://www.dueamicheincucina.ifood.it/... Abruzzo: Cif e Ciaf http://ilmondodibetty.it/cif-e-ciaf/ Calabria: Suppressata http://ilmondodirina.blogspot.com/2... Sicilia: Scacciata Siracusana http://dolcitentazionidautore.blogspot.com/... Sardegna: Gnocchetti alla Campidanese http://dolcitentazionidautore.blogspot.com/... Il nostro blog - L'Italia nel Piatto
5 Comments
Giusto qualche giorno fa, abbiamo parlato di come negli ultimi tempi, la gente abbia quasi dimenticato come usare i diversi tagli di carne messi a disposizione dai nostri allevamenti. A fagiolo, casca la nuova rubrica de L'italia nel piatto per augurarvi un buon 2017. Per questo gennaio, infatti, abbiamo deciso di dedicare i nostri post al "Quinto quarto" cioè le parti che solitamente scartiamo. Innanzitutto perchè si chiama quinto quarto? Si tratta di una pura classificazione che viene usata in ambito gastronomico per indicare le parti degli animali da macellazione. Nella fattispecie, ogni carcassa, si divide in:
Per questa occasione, ho deciso di riprendere una ricetta friulana molto in uso nelle campagne friulane e anche in qualche casa signorile. Si tratta della Sope di gnòcs cul fiat cioè la zuppa di gnocchi di fegato. A guardarla bene si vede subito come questo piatto ripsecchi la volontà di non sprecare nessun alimento presente in casa. Sicuramente è una ricetta lontana dalla nostra idea di utilizzo del fegato di suino, ma posso assicurarvi che è una sorpresa osservare come le spezie e il brodo ammorbidiscano in un abbraccio armonico il sapore, a volte pressante, del fegato. Non vi resta quindi che provare, provare e provare ancora! La ricetta è semplice, ma le dosi non sono così blindate e spesso occorre modificarle in bse al tipo di ingredienti che vengono utilizzati. Ingredienti per 4 persone:
Procedimento
Sì, lo so, forse è ancora presto per parlare di ricette natalizie, però la voglia di proporvi questa preparazione era troppo forte. Per la nostra consueta rubrica di inizio mese, noi de L'Italia nel piatto, abbiamo deciso di concentrarci sulla tavola di dicembre cercando di mostrarvi tutto il buono e il bello che la nostra penisola può sfornare in questo ultimo mese dell'anno. Come avrete già capito, non sono uno a cui piacciono le ricette trite e ritrite che vengono riproposte incessantemente ogni anno come il panettone avanzato del Natale precedente. Per questo motivo ho deciso di rimettermi a sfogliare i miei vecchi libri di cucina friulana alla ricerca di qualcosa di originale da provare anche personalmente. In un piccolo libro dedicato ai risotti, alle minestre e alle zuppe ho trovato questa bella ricetta denominata Sope di Nadal (zuppa di Nadal) a base di sedano rapa. Curioso del risultato, ho intrapreso la strada di questa zuppa, che a dire il vero, della zuppa ha molto poco se pensiamo a quelle consumate ai giorni nostri. Pare quasi una lasagna in tutto e per tutto... Allora perchè zuppa? Solo perchè, in passato, tutto ciò che prevedeva del pane inzuppato veniva denominata appunto zuppa. Non fatevi ingannare dalla semplicità dei suoi ingredienti: anche io inizialmente dubitavo della sua bontà, ma ho dovuto ricredermi. La freschezza del sedano rapa si armonizza perfettamente con la morbidezza del pane e il gusto rotondo del formaggio fresco. Provare per credere! Ingredienti per 4 persone
Procedimento
Belle giornate, fresche con serate addirittura fredde, ottime per chiudersi in casa e cucinare qualcosa di caldo. Perchè non sperimentare qualcosa di nuovo dico io, qualche ricetta dimenticata in soffitta usando degli ingredienti di stagione. Per la nuova rubrica di ottobre "Sapori d'autunno" de L'Italia nel piatto vi presenterò il Cavucin, una ricetta quasi sconosciuta se non in alcuni paesi dell'alta Carnia. Il Cavucin è una zuppa, se così vogliamo chiamarla, che ha come protagonista indiscussa la zucca, preferibilmente non dolce. Al suo interno è arricchita con ricotta, spezie, burro e altro ancora! Vediamo subito come viene preparata. Ingredienti per 4 persone:
Procedimento
Vediamo cosa hanno preparato le altre regioni italiane Lombardia: Zucca fritta alla Mantovana http://www.kucinadikiara.it/2016/10/zucca-fritta-alla-mantovana.html Emilia Romagna: La sapa o saba romagnola http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2016/10/la-sapa-o-saba-romagnola-per-litalia.html Liguria: torta della Val Roja http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2016/10/litalia-nel-piatto-il-profumo.html Toscana: Zuppa di funghi porcini http://acquacottaf.blogspot.com/2016/10/zuppa-di-funghi-porcini.html Umbria: Torta di castagne http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2016/10/torta-di-castagne.html Abruzzo: Funghi all'abruzzese http://ilmondodibetty.it/funghi-allabruzzese/ Campania: Spaghetti con le nocciole http://www.isaporidelmediterraneo.it/2016/09/spaghetti-con-le-nocciole.html Puglia: Olive in acqua http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2016/10/cucina-pugliese-olive-in-acqua.html Calabria: Olivi rutti http://ilmondodirina.blogspot.com/2016/10/olivi-rutti-ricetta-calabrese.html Sardegna Gueffusu di Nuraminis: http://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2016/09/gueffusu-di-nuraminis.html Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/ |
Marco
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