Per ogni italiano che si rispetta, arriva sempre il momento di confrontarsi con il nostro piatto nazionale: la pasta! Per questa rubrica del due giugno, l'Italia nel piatto ha deciso di raccontare questo nostro paese attraverso le centinaia di sfumatura che questa semplice preparazione può regalarci. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato anche per me e l'unica cosa che posso dire è "per la barba di Belzebù, non so cosa scrivere!". Sembra una cavolata, ma in un paese dove sotto l'ombra di ogni campanile è nato un formato di pasta diverso, il Friuli Venezia GIulia è una eccezione alla regola. Per uno come me che preferisce la polenta al pane, la polenta alla pasta e la polenta alla polenta, parlare di pasta è davvero, davvero complesso. Non solo perchè non sono un grande "pastaiolo", ma perchè questa mia terra meravigliosa ne è praticamente sprovvista. L'unica preparazione di cui ho memoria e conoscenza sono i BLECS, una sorta di maltagliato con una base di farina di farro e/o grano saraceno, acqua e uova. Una ricetta molto semplice e povera che rappresenta l'unico formato di pasta "secca" che la mia regione è in grado di fornire agli avventori: oltretutto, ad oggi, non è così facile reperirli nella ristorazione classica. Nel versione che vi offro oggi, ho deciso di abbinarli con un condimento altrettanto povero e tipico della zona della bassa friulana: la MORCHIA. Questa strana preparazione, in passato era rappresentata dagli scarti delle fritture casalinghe comprendenti una base grassa (strutto o burro) e i resti del fritto, oggi molti risotratori la propongono in questa versione fatta di burro e farina di polenta fritta nello stesso. Ecco a voi la ricetta! Ingredienti per 4 persone:
Procedimento
MA VEDIAMO COSA STANNO PREPARANDO LE ALTRE REGIONI DE L'ITALIA NEL PIATTO Liguria: trenette con borbogion http://arbanelladibasilico.blogspot.com/...
Lombardia: Pasta al Gorgonzola http://www.kucinadikiara.it/2017/06... Veneto: Tagliatelle con i piselli freschi ovvero le “tajadele coi bisi” : http://www.ilfiordicappero.com/2017... Emilia Romagna: Farfalle all’uovo fatte in casa http://zibaldoneculinario.blogspot.com/... Toscana: Pici all’aglione http://acquacottaf.blogspot.com/201... Marche: http://www.forchettaepennello.com/?... Umbria: Umbricelli al pecorino http://www.dueamicheincucina.ifood.it/... Campania: La maccaronara. http://fusillialtegamino.blogspot.com/... Puglia: Cavatelli con le cozze http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/... Calabria: Struncatura con stocco e ricotta salata http://ilmondodirina.blogspot.com/2... Sicilia: Spaghetti con pomodorini arrostiti e melanzane - http://www.profumodisicilia.net/201... Sardegna: Maccarones de Busa http://dolcitentazionidautore.blogspot.com/...
5 Comments
Sole, pioggia e ancora sole... Una naturale variabilità che ci porta il sorriso e la malinconia. La natura dal suo canto si gode questa situazione primaverile e ce lo prova regalandoci delle meraviglie momentanee che non possiamo lasciarci sfuggire. In mezzo ai campi, ai bordi dei fossati e in riva ai fiumi, il nostro Friuli ci regala in questa stagione centinaia di erbe differenti tra cui quella che vi presenterò oggi. Noi dell'Italia del piatto non potevamo che dedicare l'uscita di questo mese alle verdure e alle erbe spontanee che la tradizione italiana sfrutta da secoli per arricchire i propri piatti. Giusto l'altro giorno, nella speranza di trovare l'ispirazione, stavo camminando lungo un fiumiciattolo delle mie zone, nei pressi di Udine quando in mezza a delle erbe infestanti ho scorto dei piccoli fiori tondeggianti... Non ho avuto dubbi! Si trattava proprio di Sclopit o per meglio dire di Silene. La tradizione friulana ha attribuito col tempo questo singolare nome a questa erba spontanea proprio a causa dei suoi fiori. I bambini, me compreso, sono soliti in questo periodo, raccogliere questa erba non tanto per mangiarla, ma per far scoppiare i fiori fra le dita. Ora credo sia il momento di lasciare in secondo piano questo giochetto infantile e dedicarmi all'uso delle foglie di Silene che sono caratterizzate da un sapore alquanto amaro, ma che si sposa perfettamente con altri sapori nella realizzazione di minestre e paste ripiene. E proprio di pasta ripiena voglio parlare oggi. L'unica pasta ripiena che abbiamo in Friuli, cioè i Cjarsons, una preparazione il cui involucro è fatto di patate o acqua, farina e uova che può racchiudere centinaia di ripieni diversi sia salati che dolci. Per questa volta, ho deciso di riprendere una ricetta tradizionale che vede l'utilizzo della ricotta vaccina fresca e della nostra erba spontanea. Adiamo a cominciare. Ingredienti per 4 persone
Procedimento
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Marco
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