![]() Eccoci ritrovati alla consueta uscita del secondo giorno di ogni mese. Per il 2 di Ottobre l'Italia nel piatto propone una rubrica a titolo "Dalla Vigna alla Cucina" per poter raccontare come l'uva e il vino vengono reinterpretati nelle diverse cucine del nostro stivale. Inutile dire che quando si parla di vino, a noi friulani ci si apre il cuore e un sorriso enorme si stampa sul volto dei protagonisti della magica trasformazione del frutto nel prodotto finito. Per il Friuli, il vino è quella mamma affettuosa che sa sempre come consolare il proprio figlio vita. Insomma il vino è parte fondamentale della nostra esistenza. Ora non voglio togliere nulla alla salubrità, all'eleganza e alla straordinaria variabilità dell'uva da pasto che arricchisce di colori le nostre tavole, ma purtroppo in queste terre se dovessimo scegliere tra vino e uva, non credo che la seconda avrebbe particolari possibilità. Vado a presentarvi infatti una ricetta, molto semplice a dire il vero, che affonda però le radici nella mite zona dell'Isontino e della Bassa Friulana. Qui al al caldo sole dell'estate crescono rigogliosi gli alberi di pesco che fino agli ultimi giorni di Settembre ci regalano i loro preziosi frutti. La Pierçolade o piarsolade o persegada, in base alla zona in cui viene gustata, è un dessert al quale spesso viene affiancato il nominativo di "zuppa di pesche". Due sono i grandi protagonisti di questa ricetta come avrete capito: le pesce, ma soprattutto il vino. Infatti mentre per le pesche, le scelte possono variare in base alla disponibilità, per il vino solitamente si opta o per un buon Friulano (il Tocai dei bei tempi) o un giovane Merlot o un Refosco dal Peduncolo Rosso. C'è chi la frutta la preferisce acerba, chi dolce, chi morbida e chi soda... a noi piace col vino! La preparazione si compone di poche e semplici fasi e di pochi ingredienti, ma uno fra tutti spicca rispetto agli altri: il tempo. Questo fattore è indispensabile per fare in modo che avvenga una lenta macerazione della frutta e che i succhi si combinino per creare equilibrio e omogeneità. Ultima regola, ma fondamentale: vino bianco per pesche a pasta gialla, vino rosso per pesche a pasta bianca! Ingredienti per 4 persone:
Per dare un tocco più invitante alla preparazione vi consiglio di servirla con una pallina di gelato alla crema e all'ultimo momento aggiungere al composto macerato due cucchiai di grappa o un superalcolico a vostra scelta. Non so se ci avete fatto caso, ma non ricorda molto la Sangria spagnola? A chi spetta il primato? Ma andiamo a vedere cosa propongono le altre cucine italiane! Trentino-Alto Adige: Strudel altoatesino d'uva e mandorle Lombardia: Risotto allo Spumeggio Veneto: Mosto d'uva cotto Valle d'Aosta: Filetto con riduzione al Torrette Liguria: torta di pane e miele (torta de pan e amè) Emilia Romagna: Sugo d'uva Lazio: Ciambelle al mosto Toscana: Schiacciata con l'uva Marche: Crescia co lu paulittu Abruzzo:Confettura d'uva fragola Umbria: Maritozzi con il mosto Basilicata: Cotto d'Uva Campania: Ciambelle al vino Puglia: U Cuètte (Vincotto) Calabria: Gurpinella di mustarda Sicilia: La mostata siciliana Sardegna: Tiliccas o caschettas dolci sardi alle mandorle Molise: Pasta vinnisca Un'altra sorpresa per voi! Da oggi è attivo anche il nostro blog ufficiale! ISCRIVETEVI IN MASSA! L'Italia nel Piatto
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Marco
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