Goulash d'oca alla friulana con polenta arrostita e frichetto croccante per L'Italia nel piatto2/11/2014 Eccoci di ritorno per l'attesissima uscita del 2 Novembre a titolo "Comfort Food".
Cosa si intende per comfort food? Qualsiasi alimenti, cibo, preparazione che richiama alla mente un ricordo, che ci permette di gustare un piatto non solo con un appagamento fisico, ma anche mentale. Sono preparazioni che ci soddisfano completamente e conferiscono un benessere a trecento sessante gradi. Per chi avesse pensato alle madeleine di Proust, diciamo che non ci siamo molto lontano. Il comfort food alla fine dei conti rappresenta il vero modo di mangiare. Approfitto di questa sede per cercare di chiarire la differenza fra l'alimentarsi e il mangiare. Alimentarsi significa propriamente ingerire degli alimenti per introdurre le sostanze di cui abbiamo bisogno. Rientra in questo campo, quindi, la pura azione materiale del "mangiare per sopravvivere". Mangiare, a parere mio, indica qualcosa che va oltre al semplice alimentarsi. Comprende tutta una serie di gestualità, di tradizioni che rientrano nella cultura di un popolo e che si sviluppano attorno all'atto dell'alimentarsi: banalmente pensiamo al preparare la tavola, alla chiacchiera durante il pranzo, al brindisi e al mangiare stesse cose in momenti similari. In questa ottica entra anche il comfort food, ovvero il cibo che appaga anche bisogni che vanno oltre all'appagamento fisico. Dopo questa introduzione, passiamo al piatto... è una giornata fredda, nebbiosa, di una qualsiasi Domenica di Novembre. Ho un ricordo sfocato di un'anziana signora che, circondata dal fumo della cucina, mescola in una grande pentola dei pezzi di carne che emanano un profumo inconfondibile e speziato. Nella pila di fianco intanto un mestolo di legno accompagna con movimenti cadenzati la lenta cottura della polenta gialla. Da quei giorni lontani, la Domenica autunno-invernale è rimasta, nel mio immaginario familiare come il giorno della polenta e del goulash. Di solito questa preparazione prevedeva il manzo, il maiale o l'oca (diffusa nella nostra tradizione) che veniva cosparsa dalla parpika alla moda austriaca e cotta lentamente per qualche ora nel brodo misto al sugo di pomodoro fino a cottura completa. Il frico, a volte, accompagnava questa preparazione nella sua versione croccante fatto con la crosta del formaggio avanzata e un pugno di farina di mais tolta dalla polenta. Ma andiamo a vedere la sua preparazione: Ingredienti per 4 persone:
Procedimento
Ma vediamo cosa succede nelle altre cucine italiane e soprattutto ricordatevi di visitare il nostro blog personale! Trentino-Alto Adige: Pane di molche (El Pam de molche) con le noci Lombardia: Ravioli di zucca (Raviöi de ssüca) Veneto: Pearà Valle d'Aosta: Budino di pane di segale Liguria: Ciuppin Emilia Romagna: Zuppa imperiale Lazio: Minestra di ceci e castagne Toscana: Pappa al pomodoro Marche: Olive all'ascolana Abruzzo: Scrippelle 'mbusse Molise: U Suscelle Umbria: Zuppa di cecere Basilicata: Lagane e ceci Campania: Pettole e fagioli sfritte Puglia: Cavatelli, cozze e fagioli Calabria: Marzallette Sicilia: I taralli siciliani
0 Comments
Leave a Reply. |
Marco
|