Dopo l'assenza della scorsa uscita, ripartiamo in quarta con il secondo l'appuntamento di maggio a tema frutta e verdura. Anche questa volta, mettiamo da parte le ricette per presentare un prodotto poco conosciuto anche agli addetti ai lavori. Dopo un lungo periodo di ricerche, nella speranza di trovare qualcosa di interessante, mi sono imbattuto su un prodotto che non conoscevo. Si tratta della Mela Zeuka o Seuka. Si tratta probabilmente di una delle poche mele autoctone del Friuli Venezia Giulia, ma è una delle più diffuse, anche se negli ultimi tempi è stata parzialmente sostituita con cultivar più produttive. Il suo nome, Zeuka o Seuka, sembra derivi dalla parola Seuza, frazione del comune di San Leonardo che si trova nelle Valli del Natisone, ovvero dove questa mela viene prodotta. Questa cultivar di mela, rappresenta un caposaldo della frutticultura friulana che sembra porre le sue basi addirittura in epoca romana. Secondo diversi studi, pare che il melo si sia diffuso sul territorio friulano nel periodo fra il Paleolitico e Neolitico (9000 anni a.C.) e che la sua coltivazione si sia sviluppata circa 2000 anni fa. Furono gli stessi romani a capire le potenzialità di questo territorio per la coltivazione di questo prodotto che si sviluppo' a tal punto da rendere la mela uno degli emblemi di questa terra. Sfogliando un qualsiasi libro di gastronomia friulana, infatti, possiamo accorgerci come questo ingrediente venga utilizzato come base per molti dolci e preparazioni salate. Agli inizi del XX secolo, questa cultivar raggiungeva una produzione di circa 2 mila tonnellate e ancora oggi viene prodotta con metodi tradizionali sfruttando delle piante sparse allevate in forma libera senza uso di antiparassitari. Secondo alcuni storici, Maestro Martino da Como ha posto le basi della cucina tradizionale friulana, essendo stato il cuoco personale del Patriarca d'Aquileia, infatti nel suo ricettario è possibile ritrovare una delle prime testimonianze del Frico (Cacio in patellecte). A lui sono attribuite numerose ricette a base di mela che ancora oggi sono molto diffuse in Friuli come le famose frittelle di mele (frittelle de poma). La Zeuka si presenta di medie dimensioni di colorazione verde con sfumature dal rosso chiaro al rosso scuro. La polpa si rivela di colore tendente al bianco con una buona succosità e un buon aroma. Si tratta di un prodotto ottimo per le preparazioni gastronomiche soprattutto regionali. Oggi questa cultivar viene prodotta soprattutto nelle Valli del Natisone (UD) e nelle zone di Castelnuovo del Friuli (PN). Ad oggi, la Zeuka rappresenta uno di quei prodotti protagonisti della bio-diversità territoriale. Non è solo una produzione tipica delle terre friulane, ma insieme agli altri prodotti molto lontani dalle grandi produzioni industriali è il simbolo della vastità di frutti e ortaggi che il nostro stivale è in grado di produrre. Dobbiamo ricordarci che sono le piccole produzioni che rendono grande e variegato il nostro territorio e con questo pensiero in mente è necessario sfruttarle al meglio. Evitare quotidianamente la ricerca del solito prodotto consigliato dalla pubblicità, cercando di avvicinarci e sperimentare anche ciò che ci è sconosciuto. Questo è il segreto che permette la sopravvivenza di prodotti come la Zeuka e di migliaia di altri alimenti che sono costantemente a rischio di estinzione dai nostri mercati perchè considerati non compatibili con i sistemi produttivi, non redditizi o semplicemente sono rappresentano l'ideale di "alimento da supermercato" al quale siamo troppo legati. Ma vediamo cosa succede negli altri blog dell'Italia nel piatto
Piemonte: Baci di dama http://alterkitchen.it/2015/05/16/baci-di-dama-per-l-italia-nel-piatto/ Veneto: Quice di bietole alla veneziana e pomodorini http://ely-tenerezze.blogspot.com/2015/05/quiche-con-bietole-alla-veneziana-e.html Lombardia: Mela della Valtellina e Pera di Mantova IGP http://www.kucinadikiara.it/2015/05/frutta-e-verdura-igp-per-litalia-nel.html Liguria: insalata di polpo, carciofi e bottarga http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/05/litalia-nel-piatto-frutta-e-verdura.html Emilia Romagna: Claufoutis al cioccolato con pere dell'Emilia Romagna IGP http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/05/clafoutis-al-cioccolato-e-pere.html Toscana: La cipolla di Certaldo nell'insalata di tonno e fagioli http://acquacottaf.blogspot.com/2015/05/la-cipolla-di-certaldo-nellinsalata-di.html Umbria: Gnocchi di patate rosse di Colfiorito IGP alle erbe campagnole dell'Umbria http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/05/gnocchi-di-patate-rosse-di-colfiorito-igp-alle-erbe-campagnole-dellumbria.html Abruzzo:La Carota del Fucino IGP http://ilmondodibetty.it/la-carota-del-fucino-igp/ Molise: La Limoncella del Molise - Limoncelle al forno http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/05/la-limoncella-del-molise-per-litalia.html Campania: Carciofi Sott'olio http://www.isaporidelmediterraneo.it/2015/05/carciofi-sottolio.html Basilicata: Torta di fragole Candonga http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/05/13/torta-di-fragole-e-limone-senza-burro-e-senza-latte/ Calabria:Cipolle di Tropea IGP in agrodolce http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/05/cipolle-rosse-di-tropea-igp-in-agrodolce.html Sicilia: La carota novella di Ispica IGP http://www.burroevaniglia.it/2015/05/la-carota-novella-di-ispica-igp-per.html Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/
16 Comments
|
Marco
|