Partire dalla ricetta o dagli ingredienti? Questo è uno dei più grandi dilemmi che ci si pongono dinanzi ogni volta che dobbiamo cucinare qualcosa. Spesso desideriamo sbalordire i nostri commensali elaborando preparazioni sfarzose, con ingredienti che facciamo noi stessi fatica a reperire nei nostri centri d'acquisto. Difficilmente facciamo il processo a ritroso, soprattuto quando cuciniamo per gli altri. Non partiamo quasi mai dagli ingredienti per arrivare alla ricetta. Questo è l'esperimento che ha dato vita alla preparazione di oggi. Inizialmente avevo pensato ad un buon modo per utilizzare i meravigliosi ravioli ai carciofi del pastificio Barone: zafferano e noci di macadamia... Poi ho rinunciato per motivi logistici e ho solo deciso di aprire il frigo. Magicamente gli ingredienti erano già tutti li che mi aspettavano! Il cicorino, il cavolo, l'ultima noce di burro, l'aglio, il pangrattato dimenticato in fondo allo scaffale e quel mezzo limone rimasto li dall'ultimo tè. Eppure, guardate cosa sono risucito a fare. Ingredienti per 4 persone
Procedimento
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Eccoci nuovamente alla nostra consueta rubrica per l'Italia nel piatto a tema pesce, molluschi e crostacei. Per cercare di interpretare il tema al meglio e trovandoci proprio nel periodo giusto vorrei presentarvi una singolare tradizione che possiamo rivivere ancora oggi il primo mercoledì dopo il Carnevale. «Pe Cinise si mangje la renghe» così recita un noto proverbio friulano che sta ad indicare che il mercoledì delle ceneri, cioè il giorno dopo il martedì grasso si mangia l'aringa. Un pesce molto povero dei nostri mari che fino a qualche a nno fa era facile trovare sotto sale e/o affumicata. Oggi invece, è quasi più facile trovarla fresca sui bnachi dei pescivendoli più forniti. Dopo un lungo carnevale passato a gozzovigliare e a dedicarci ai piaceri della tavola, un piatto come questo può realmente permetterci di ritrovare la pace con noi stessi e con il nostro corpo. A Udine, questa tradizione è molto sentita tanto che i ristoranti del territorio non la propongono mai al di fuori del mercoledì delle ceneri. Ancora ricordo quando da piccolo in famiglia si andava a messa per ricevere la "cenere" sul capo e poi via a mangiare l'aringa in qualche locale, accompagnata da una buona polenta abbrustolita e annegata nella cipolla acida. A ricordo di quei tempi e di questa stupenda tradizione del nord est italiano vi presento l'aringa alla friulana. Ingredienti per 4 persone
Procedimento
Ma vediamo cosa stanno preparando le altre regioni italiane Lombardia: Spaghetti al ragù di pesce di lago http://www.kucinadikiara.it/2017/03... Veneto: renga o scopeton? http://www.ilfiordicappero.com/2017... Emilia Romagna: Strozzapreti alle canocchie http://zibaldoneculinario.blogspot.com/... Liguria: linguine allo scoglio http://arbanelladibasilico.blogspot.com/... Toscana: Linguine del pescatore http://acquacottaf.blogspot.com/201... Lazio: Seppie con i piselli http://www.silviaferrante.com/2017/... Umbria: Baccalà con uvetta e prugne http://www.dueamicheincucina.ifood.it/... Abruzzo: Tacconi e ceci ai frutti di mare http://ilmondodibetty.it/tacconi-e-... Puglia: Pescatrice in umido http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/... Campania:Murzelle 'e stoc con patate http://www.isaporidelmediterraneo.it/... Calabria: BUCATINI CU U SUCU DO BACCALLA’ http://ilmondodirina.blogspot.com/2... Sicilia: SARDE A BECCAFICO...DI NONNA TINA http://dolcitentazionidautore.blogspot.com/... Sardegna: SU SCABECCIU http://dolcitentazionidautore.blogspot.com/... |
Marco
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