Non negherò mai ad alcuno la mia passione per la carne d'anatra e d'oca in tutte le sue forme. Per me rimane qualcosa di inarrivabile già dalle preparazioni più semplici come questa proposta da Pellegrino. Credo che carni come queste dovrebbero essere più presenti nella nostra cultura alimentare anche casalinga e che non debbano essere segregate in virtuosi ristoranti o considerate di seconda scelta. Tornando alla ricetta, cosa posso dire se non che è di una facilità estrema e che è in grado di stupire i palati più fini proprio per l'inusualità dei sapori dati dall'anatra. Una semplice cena potrebbe avere dei risvolti interessanti arrivati alla seconda portata... Salatela nell'interno e fasciatele tutto il petto con larghe e sottili fette di lardone tenute aderenti con lo spago. Ungetela coll'olio e salatela a cottura quasi completa. Il germano, ossia l'anatra selvatica, essendo naturalmente magra, getta poco sugo e quindi meglio sarà di ungerla col burro. Consigli pratici
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Marco FurmentiClasse 1992, cuoco, gastronomo e food and wine manager Archives
Settembre 2014
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