L'ora di un dolce sfizioso! Tra le pagine che ricordano i dolci della nostra tradizione spunta un classico della cucina anglosassone esportato in ogni angolo del pianeta nelle versioni più svariate. Questa ricetta risulta piuttosto neutra senza particolari variazioni sul tema, ma con un spiccato retrogusto "alcolico" e fruttato dato dalla grande quantità di frutta al suo interno; una vera golosità come testimonia la fotografia, molto gradita dai miei coinquilini! Un consiglio? Tenetevi leggeri se volete gustarlo appieno: non è proprio un dolce dietetico!
È un dolce della stessa famiglia del precedente, mentitore anch'egli del nome suo. Zucchero, grammi 250. Burro, grammi 250. Farina finissima, grammi 250. Candito, grammi 80. Uva malaga, grammi 80. Detta sultanina, grammi 80. Detta passolina, grammi 80. Uova intere, n. 5. Rossi d'uovo, n. 4. Rhum, un decilitro scarso, ossia cinque cucchiaiate. Odore di scorza di limone o vainiglia. Il candito tagliatelo a filetti sottili e levate i semi all'uva malaga. Lavorate prima il burro da solo con un mestolo, rammorbidendolo al fuoco se occorre, aggiungete lo zucchero e seguitate a lavorarlo finché sia divenuto bianco. Scocciate le uova una alla volta mescolando, poi la farina e per ultimo il rimanente. Versate il composto in uno stampo liscio che sia stato prima foderato di carta unta col burro dalla parte interna e cuocetelo al forno. Potete servirlo caldo spolverizzato di zucchero a velo, ed anche freddo, che è buono egualmente. La carta serve per impedire che le uve si attacchino allo stampo. Questa dose basterà per dodici persone. Consigli pratici:
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Marco FurmentiClasse 1992, cuoco, gastronomo e food and wine manager Archives
Maggio 2014
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