Ospite di questa terra meravigliosa che è l'Emilia - Romagna, mi pareva doveroso dedicare qualche post a ricette acquisite in regione. Sfogliando le pagine dell'Artusi ecco appunto un dolce di facile esecuzione, ma molto d'effetto: delicato come un pan brioches, ma più croccante, a metà tra un biscotto e un panino. Provare per credere e mi raccomando: seguite Pellegrino! Inzuppatelo in un liquido, magari nel late caldo la mattina a colazione! Questo è un pane che farà onore alla classica cucina bolognese perché gustoso a mangiarsi solo e atto a essere servito per inzupparlo in qualunque liquido. Farina di grano, grammi 500. Zucchero a velo, grammi 180 Burro, grammi 180. Zibibbo, grammi 70. Pinoli tritati all'ingrosso, grammi 50. Cedro candito a piccoli filetti, grammi 30. Cremor di tartaro, grammi 8. Bicarbonato, grammi 4 Uova, n. 2. Latte, decilitri I. Mescolate lo zucchero con la farina e fatene un monte sulla spianatoia; nella buca che gli farete poneteci il burro, le uova e il latte, ma questo tiepido con le due polveri, dentro, le quali già vedrete che cominciano a fermentare. Impastate ogni cosa insieme e quando il pastone è divenuto omogeneo apritelo per aggiungervi i pinoli, il candito e l'uva. Rimaneggiatelo, onde queste cose vengano sparse egualmente per formarne due pani a forma di spola alti poco più di un dito, dorateli col rosso d'uovo e cuoceteli subito al forno od anche al forno da campagna. Consigli pratici:
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Marco FurmentiClasse 1992, cuoco, gastronomo e food and wine manager Archives
Giugno 2015
Categories |