Siamo arrivati alla fine di questo breve percorso all'interno delle mura di Forlimpopoli. L'ultima sera è dedicata ad uno dei ristoranti più importanti e particolari della città: il ristorante di casa Artusi. Una piccola perla nell'immaginario gastronomico della Romagna dove poter tornare indietro nel tempo in una cucina che forse molti di noi hanno dimenticato. Oltre ad essere un ottimo ristorante riconosciuto da numerose guide, possiede una particolarità interessante: permette infatti di degustare alcune ricette originali tratte dalla "Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" del nostro Pellegrino Artusi. Un'occasione da non perdere e personalmente mi ci sono buttato a capofitto! Due parole sul locale: sobrio, elegante,si presenta molto bene con colori tenui e un'atmosfera lussuosa. Una mise en place ordinata, con fiori al tavolo e doppie posate. Il menù è piuttosto ricco così come la cantina di vini italiani ed esteri, ma all'occhio saltano sicuramente quei piccoli numeri che seguono alcune ricette ad indicare una preparazione artusiana. Il locale permette oltretutto di organizzare il proprio idillio gastronomico anche solo attingendo dall'Artusi grazie al "Menù Artusiano". Pensate che me lo sia fatto scappare? Andiamo ad incominciare.
Entreè - anche qui come all'osteria Artusi, il pasto si apre con quella favolosa vellutata di melanzane! Credo di essermi espresso già abbastanza su questa leccornia, ma in questo caso vorrei soffermarmi sulle stoviglie... Se l'avessi saputo prima avrei messo il frac! Le prossime immagini vi faranno sobbalzare per la ricercatezza non solo delle preparazioni, ma anche dei piatti. Antipasto - Sformato di funghi (n°452) su crema di porcini e sardella. Uno sformatino delicato, non troppo saporito, ma che assieme al profumo della salsa e al sapidità dell sardella acquista un'aroma eccezzionale. Ricorda vagamente lo sformatino di zucchine dell'altra sera e questo è molto rassicurante: l'autore non mente mai e la sua mano è onnipresente! Vi prego inoltre di far cadere l'occhio sul piatto elaborato: sembra di stare a Versaille! Primo piatto - Tortelli (n°55) conditi con cacio e burro. La cameriera poggia sul tavolo una zuppiera riccamente decorata, apre lo scrigno ed ecco il tesoro che reca il colore dell'oro. Dei tortelli grezzi, naturali, che rilasciano il loro ripieno in bocca dopo che il palato ha indugiato sulla pasta ricca di sostanza dalla texture rustica. Se non avessi avuto l'orologio sotto mano avrei giurato di aver fatto un salto indietro di almeno un centinaio di anni e trovarmi in una sala da pranzo della borghesia post-unificazione alla cena della vigilia di Natale... In questo momento è tutto così innaturale, così strano, ma così perfetto! Secondo piatto - Petto di vitella di latte ripieno (ricetta n.326) con Zucchine alla sautè (ricetta n.379). I frequentatori del mio blog ben ricorderanno questo piatto che io stesso ho provato a fare e con meraviglia ne ho riscoperto il sapore durante la cena. Il gusto è srano, non ci appartiene quasi più, probabilmente molte persone farebbero fatica ad apprezzarlo, ma per un tuffo nel passato non ci sono regole! Morbido, cremoso, sapido, leggero ecco cosa si prova ad ogni boccone. Dolce - Budino di limone (n°666). Concludiamo la cena con un dolce morbido e soffice come una nuvola, dolce come il miele e buono come pochi. Un piccolo risultato di pasticceria mignon presentato ad hoc. Ricorda quelle torte della nonna che oggi si trovano solo in alcune osterie polverose, nelle baite o in ristoranti, risultato di una decongelazione di un preparato industriale... Una semplicitò unica anche per questo piatto. Menù artusiano, acqua, coperto, pane per un totale di 24 euro. Un prezzo ottimo per una pancia soddisfatta. Anche qui un mix equilibrato tra passato e presente che si incontrano nel design del locale a luci soffuse e nelle preparazioni legate alla tradizione del nostro paese. Un consiglio!? Toglietevi uno sfizio e fateci un salto, io ci ho messo la faccia e il portafoglio: se non siete soddisfatti me ne prendo la colpa! Buon Appetito
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Marco FurmentiCuoco e Dottore in Scienze Gastronomiche Archives
Aprile 2018
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